Linee Guida per la Progettazione Sostenibile degli Edifici Buone Pratiche da Seguire dal Regolam...

Linee Guida per la Progettazione Sostenibile degli Edifici - Buone Pratiche da Seguire dal Regolamento Edilizio d'Italia

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Linee Guida per la Progettazione Sostenibile degli Edifici Buone Pratiche da Seguire dal Regolamento Edilizio d'Italia A cura di Ing. Andrea Ursini Casalena Autore di ReGreen110: Software Excel per Risparmiare Tempo Prezioso con le Pratiche Superbonus 110%, guarda la presentazione online: https://bit.ly/ReGreen110 создатель Mind Map: Linee Guida per la Progettazione Sostenibile degli Edifici  Buone Pratiche da Seguire dal Regolamento Edilizio d'Italia  A cura di Ing. Andrea Ursini Casalena   Autore di ReGreen110: Software Excel per Risparmiare Tempo Prezioso con le Pratiche Superbonus 110%, guarda la presentazione online:  https://bit.ly/ReGreen110

1. Nei nuovi interventi urbanistici e edilizi la realizzazione di parcheggi pubblici e privati deve garantire la permeabilità delle aree attraverso la scelta di superfici che consentano la crescita dell’erba, con griglie antisdrucciolo e alberature ad alto fusto distribuite nell’area e in numero minimo di 1 ogni 4 posti auto

2. Materiali da Costruzione

2.1. Fonte: Il regolamento edilizio d'italia

2.2. Da chi copiare

2.2.1. Comune di Lignano Sabbiadoro (UD), Regolamento Edilizio del 13/7/2011

2.2.2. Comuni della Bassa Romagna (RA), Regolamento Edilizio Unitario dell’Aprile 2011

2.3. 6.1 Nei nuovi interventi e negli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione è preferibile l’uso di materiali atossici, asettici, durevoli, facilmente manutenibili, eco-compatibili e riciclabili. Come criteri guida e parametri di riferimento si devono considerare:

2.3.1. L’utilizzazione di materiali e lavorazioni atossici, privi di emissioni di cui sia dimostrata la nocività e a contenuto basso o nullo di sostanze ed emissioni tossiche o a tossicità potenziale

2.3.1.1. come formaldeide, PVC, sostanze volatili nocive derivanti da vernici o collanti, radioattività naturale, ecc.

2.3.2. L’utilizzo di materiali asettici inattaccabili da muffe e altri agenti biologici in particolare per le strutture, le finiture, gli impianti idrico-sanitari e di climatizzazione; favorire la salubrità e la traspirabilità di strutture, partizioni, coperture con adeguati accorgimenti costruttivi (es. tetti ventilati, solai o vespai aerati, drenaggi, ecc.)

2.3.3. L’utilizzo di materiali naturali e locali. Di materiali per le strutture, le finiture, gli impianti e le sistemazioni esterne durevoli e facilmente mantenibili

2.3.3.1. quindi non provenienti da specie protette ed alloctone, come nel caso dei legni tropicali, o provenienti da cicli di lavorazione ad alto impatto ambientale

2.3.4. l’impiego di materiali facilmente riciclabili e non tossici durante le fasi di demolizione o di riutilizzo

2.3.4.1. riutilizzazione preferenziale in situ dei materiali (componenti murarie, inerti, terreni di riporto, ecc.) ottenuti dalle demolizioni e scavi del terreno su cui insiste l’intervento

2.4. Si fa obbligo di utilizzare almeno il 30% dei rifiuti inerti derivati da opere di costruzione e demolizione per tutti gli interventi edilizi con finalità abitative e produttive

2.4.1. Nel caso in cui il progetto di urbanizzazione preveda la realizzazione di rilevati o riempimenti devono essere impiegati materiali e componenti derivanti da attività di riciclaggio per almeno il 50% del volume complessivo movimentato

2.5. Riciclaggio Rifiuti Edili: Guida al Recupero del Cemento per la Sostenibità Ambientale delle Costruzioni

2.6. Per Approfondire

2.6.1. Materiali e Prodotti Ecocompatibili: Certificazione e Analisi della Qualità Ambientale dei Materiali da Costruzione

2.6.2. Progettare Sostenibile con Materiali Ecologici: Ecco un Esempio Pratico di Analisi LCA di una Parete in Laterizio

2.6.3. Valutazione del Ciclo di Vita dei Materiali (LCA): Vantaggi e Limiti

2.6.4. Obiettivo Alluminio e Raccolta Differenziata: Concorso-Borsa di Studio per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio

2.6.5. Legno e Green Building per l’Edilizia Bio Eco Sostenibile

2.6.6. Pallet Standard in Legno per l’Edilizia Sostenibile: I Vantaggi della Doppia Parete Pallet

2.6.7. Case di Paglia Sostenibili: Prestazioni Termiche delle Pareti in Balle di Paglia

3. Risparmio Idrico e Recupero delle Acque Meteoriche

3.1. Da chi copiare

3.1.1. Comuni del Meratese (LC), Allegato Energetico-Ambientale del 26/10/2007

3.1.2. Comune di Caneva (PN), Regolamento Edilizio del Marzo 2010

3.2. 7.1 Gli edifici di nuova costruzione e/o ristrutturazione totale, con superficie destinata a verde pertinenziale e/o a cortile superiore a 30 mq, dovranno essere realizzati in modo tale da recuperare attraverso sistemi di captazione, filtro e accumulo, l’acqua meteorica proveniente dalle coperture per consentirne l’utilizzo per usi compatibili, con la contestuale realizzazione di una rete di adduzione e distribuzione idrica delle stesse acque (rete duale)

3.3. Le coperture dei tetti devono essere munite, tanto verso il suolo pubblico quanto verso gli spazi interni, di canali di gronda atti a convogliare le acque meteoriche nei pluviali e nel sistema di raccolta. A titolo esemplificativo si riportano alcuni degli usi compatibili:

3.3.1. irrigazione aree verdi

3.3.2. pulizia delle aree pavimentate (cortili e passaggi)

3.3.3. usi tecnologici

3.3.4. usi tecnologici relativi a sistemi di climatizzazione attiva

3.3.5. alimentazione cassette di scarico dei w.c.2

3.3.6. Caratteristiche vasca di accumulo

3.3.6.1. Il volume della vasca di accumulo sarà in funzione:

3.3.6.1.1. del volume di acqua captabile determinato dalla superficie di captazione e dal valore medio delle precipitazioni

3.3.6.1.2. del fabbisogno idrico per l’uso a cui l’acqua recuperata è destinata

3.3.6.1.3. del periodo di secca

3.3.6.2. La vasca di accumulo deve essere dotata di un sistema di filtratura per l’acqua in entrata, di uno sfioratore sifonato collegato al sistema disperdente interno alla proprietà (o eventuale tombinatura comunale) per smaltire l’eventuale acqua in eccesso e di un adeguato sistema di pompaggio per fornire l’acqua alla pressione necessaria agli usi suddetti

3.3.6.2.1. L’impianto idrico così formato non può essere collegato alla normale rete idrica e le sue bocchette devono essere dotate di dicitura “acqua non potabile”secondo la normativa vigente

3.4. Gli edifici di nuova costruzione e/o ristrutturazione totale dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre i consumi di acqua potabile. Dovranno essere perseguiti i seguenti obiettivi di risparmio, rispetto al dato stimato di 250 l/giorno/abitante:

3.4.1. Nuovi edifici

3.4.1.1. residenziali/commerciali/produttivi riduzione del 30%

3.4.1.2. sportivi/terziario riduzione del 40%

3.4.1.3. residenziali/commerciali/produttivi riduzione del 20%

3.4.2. Edifici esistenti

3.4.2.1. sportivi/terziario riduzione del 30%

3.4.3. A titolo esemplificativo si dovrà prevedere:

3.4.3.1. cassette w.c. a doppio pulsante (7/12 lt.–5/7 lt.) o “acqua stop”

3.4.3.2. contabilizzazione separata (contatori singoli)

3.4.3.3. miscelatori di flusso dell’acqua e dispositivi frangigetto e/o riduttori di flusso

3.4.3.4. eventuali dispositivi di decalcarizzazione, in relazione alle condizioni di rete

3.4.3.5. dispositivi di controllo a tempo applicati ai singoli elementi erogatori (edifici pubblici)

3.4.4. La misura si ritiene assolta qualora venga dimostrato, in sede progettuale, che le scelte progettuali di dotazione impiantistica possa permettere le % di riduzione di cui sopra

3.5. Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione che riguardino il rifacimento degli impianti idrici, sono favorite tutte le soluzioni che permettano il trattamento e recupero completo del ciclo delle acque

3.5.1. In tutti i casi in cui vi siano spazi liberi di pertinenza degli edifici è favorita anche la depurazione delle acque nere mediante sistemi naturali (fitodepurazione) e il riutilizzo delle acque depurate per irrigazione o la restituzione al ciclo naturale attraverso la rete delle acque bianche o il convogliamento della rete idrografica

3.6. Per Approfondire

3.6.1. Cinquanta idee per risparmiare acqua ed energia

3.6.2. Uso della risora idrica. Risparmio, riuso, adattamento: come intervenire

3.6.3. Chiudiamo il Rubinetto! Per risparmiare l'acqua

3.6.4. L' acqua: come risparmiarla, come utilizzarla, come salvarsi dall'acqua inquinata

4. Isolamento Acustico

4.1. Nei nuovi interventi urbanistici e edilizi la sistemazione esterna di piazze e spazi pubblici, nonché delle aree libere nei nuovi interventi edilizi deve prevedere superfici permeabili per almeno metà delle aree, con alberature ad alto fusto nel numero minimo di 1 ogni 30 metri quadri

4.2. Da chi copiare

4.2.1. Comune di Bareggio (MI), Regolamento Edilizio del 30/11/2006

4.3. 9.1 L’indice di Riduzione dell’Impatto Edilizio (R.I.E.) è un indice numerico di qualità ambientale applicato al lotto edilizio al fine di certificare la qualità dell’intervento edilizio rispetto alla permeabilità del suolo ed al verde. L’indice si esprime con un valore compreso tra 0, superficie completamente sigillata, e 10, completamente permeabile

4.3.1. Si rende obbligatoria la certificazione R.I.E. per tutti gli interventi edilizi, sia residenziali che produttivi, imponendo come valori minimi un indice pari a 1,5 per le zone produttive e pari a 4 per le zone residenziali

4.4. 8.1 Per gli edifici nuovi, in relazione ai requisiti acustici definiti nel D.P.C.M. del 5/12/97 e successive modifiche e integrazioni, per quanto riguarda i rumori esterni, i rumori provenienti da altre unità abitative, i rumori di calpestio e da impianti, è prescritta l’adozione di soluzioni tecnologiche che migliorino del 5% i valori di isolamento prescritti dal sopraccitato decreto

4.5. Per Approfondire

4.5.1. Manuale pratico dell'isolamento termico e acustico

4.5.2. L'isolamento acustico degli edifici. CD-ROM

4.5.3. Fisica applicata all'edificio. Esempi e strumenti di calcolo. Isolamento termico, protezione dall'umidità, isolamento acustico

4.5.4. Isolamento acustico in edilizia. Progettazione, collaudo, verifica. Con CD-ROM

4.5.5. Pannelli per Isolamento Acustico e Termico delle Pareti: Ecco un Software Gratuito Online per Scegliere il Tipo di Isolamento per Ogni Situazione

5. Permeabilità dei Suoli

5.1. Da chi copiare

6. Certificazione Energetica degli Edifici

6.1. Da chi copiare

6.1.1. Comune di Udine, Regolamento Energetico dell’1/6/2009

6.2. 10.1 Su tutto il territorio comunale, per gli edifici di nuova costruzione a destinazione d’uso residenziale, scolastico, terziario ed alberghiero4, al fine del rilascio dell’agibilità è obbligatorio il raggiungimento di un fabbisogno di calore specifico dell’involucro < 50 kWh/m2anno, pari alla classe energetica B secondo la procedura CasaClima

6.2.1. Il rilascio del certificato di agibilità è subordinato alla presentazione del certificato CasaClima che attesti il fabbisogno dell’edificio

6.3. Per Approfondire

6.3.1. Certificazione Energetica Edifici: Calcolo Epi Limite e Classe Energetica con Foglio Excel Gratuito

6.3.2. Calcolo Indice Prestazione Energetica Edifici EPi con Excel per Detrazioni Fiscali 55%

6.3.3. DL 63-2013: Nuovo Attestato di Prestazione Energetica e Detrazioni Fiscali, Tutte le Novità in una Mappa Online

6.3.4. Attestato di Prestazione Energetica: Calcolo Interventi Migliorativi con ReGreeN

6.3.5. Certificazione Energetica e Annunci Immobiliari dal 1 gennaio 2012: Tutto Quello che c’è da Sapere

6.3.6. Certificazione Energetica degli Edifici - Tariffe Professionali, Software, Autocertificazione e Approfondimenti

6.3.7. Certificazione Energetica 2012 e Annunci Immobiliari: FAQ e Chiarimenti sugli obblighi

6.3.8. La procedura di certificazione energetica: dal sopralluogo all'attestato. Con CD-ROM

6.3.9. Il certificatore energetico. Come acquisire le competenze per il rilascio della certificazione

6.3.10. Diagnosi e certificazione energetica: prove strumentali sugli edifici. Termografia. Blower door. Termoflussimetro

6.3.11. Legge 10 e certificazione energetica degli edifici. Con CD-ROM

6.4. Comune di Bolzano, Deliberazione del C.C. del 10.02.2004

7. Isolamento Termico degli Edifici

7.1. Da chi copiare

7.1.1. Comune di Collegno (TO), Allegato Energetico del 5/3/2009

7.1.2. Comune di Oristano, Allegato Energetico del Novembre 2009

7.1.2.1. Errata Corrige

7.2. 1.1 Negli interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria e negli interventi di restauro e risanamento conservativo, degli edifici di tutte le categorie ad eccezione dei fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali, i cui ambienti sono riscaldati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo stesso non altrimenti utilizzabili, che prevedano la sostituzione dei serramenti esterni e/o prevedano la sostituzione o la rimozione ed il riposizionamento della copertura, o di eventuali solai verso esterno, contro terra o verso locali non riscaldati, è fatto obbligo di realizzare una trasmittanza termica U del singolo componente oggetto d’intervento non superiore ai seguenti valori:

7.2.1. pareti esterne di 0,25 W/m2K

7.2.2. strutture opache orizzontali di copertura e strutture opache orizzontali di pavimento 0,23 W/m2K

7.2.3. chiusure trasparenti (valore medio vetro/telaio) 1,7 W/m2K

7.2.4. Eventuali sottofinestre e cassonetti per avvolgibile dovranno avere le medesime caratteristiche prestazionali delle pareti esterne

7.2.5. Nei nuovi interventi edilizi dai computi relativi alle volumetrie e superfici edificabili sono esclusi gli aumenti di spessore realizzati per esigenze di isolamento termico per tutto lo spessore che nei muri esterni supera le dimensioni minime di 30 cm fino a 50 cm complessivi, nei solai con spessore oltre i 20 cm fino a 45 cm

7.3. Nei nuovi edifici o in caso di ristrutturazione delle coperture è possibile migliorare le caratteristiche d’isolamento termico, d’inerzia termica e di assorbimento delle polveri inquinanti delle strutture di copertura degli edifici attraverso la realizzazione di tetti piani coperti a verde e di giardini pensili

7.3.1. vengono previsti incentivi di riduzione del 20% della quota relativa al costo di costruzione per quanto riguarda gli oneri

7.4. 1.3 Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione che riguardino almeno il 50% dell’edificio e la sostituzione delle finestre è fatto obbligo l’utilizzo di doppi vetri, con cavità contenente gas a bassa conduttività

7.5. 1.2 Le serre bioclimatiche, i sistemi di captazione e sfruttamento dell’energia solare integrati nell’edificio (muri di accumulo, muri Trombe, sistemi strutturali a “doppia pelle”, camini solari, tetti captanti) sono considerati volumi tecnici non computabili ai fini edificatori

7.6. Per Approfondire

7.6.1. Risparmiare Energia sull’Aria Condizionata: Tetti Freddi e Materiali Riflettenti

7.6.2. Rivestimento Tetti Freddi: Materiali per Risparmiare Energia in Estate

7.6.3. Riqualificazione Energetica Edifici Esistenti: Stima del Tempo di Ritorno di un Investimento per l’Isolamento Termico

7.6.4. Materiali Isolanti Termici Innovativi: Verso il Superisolamento degli Edifici?

7.6.5. Scelta Materiali Isolanti: Quali Parametri di Valutazione?

7.6.6. Sistemi Solari Passivi: Serra Solare e Muro Trombe

7.6.7. Trasmittanza Termica Periodica: Foglio di Calcolo Excel per Calcolare le Proprietà Termiche Dinamiche di un Componente Edilizio

8. Prestazioni dei Serramenti

8.1. Da chi copiare

8.1.1. Comune di Bassano del Grappa (VI), Regolamento per l’Edilizia Sostenibile del 25/11/2010

8.2. 2.1 Nelle nuove costruzioni e negli edifici esistenti in caso di interventi edilizi nei quali sia prevista la sostituzione dei serramenti

8.2.1. E' obbligatorio l’utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media (Uw), riferita all’intero sistema telaio/vetro non superiore a 2,2 W/m2K

8.2.2. L’utilizzo di chiusure trasparenti la cui prestazione complessiva del sistema telaio/vetro e cassonetto, ove presente, abbia valori inferiori per almeno il 30% dei valori fissati per normativa, costituisce titolo di merito al raggiungimento degli incentivi emanati dal Comune

8.3. Per Approfondire

8.3.1. Infissi e Serramenti Energeticamente Efficienti: Come Scegliere il Tipo di Vetro

8.3.2. I Serramenti e la Corretta Posa in Opera

8.3.3. Come Scegliere Controtelaio e Serramento per una Corretta Posa in Opera del Sistema Finestra

8.3.4. La Corretta Posa in Opera del Serramento e del Controtelaio: 4 Passi Fondamentali

8.3.5. Infissi e Serramenti: Come Scegliere il Tipo di Telaio

8.3.6. Efficienza Energetica Infissi e Serramenti: 5 Proprietà per Valutarla

8.3.7. Infissi e Serramenti nella Progettazione di Case Solari Passive

9. Integrazione delle Fonti Rinnovabili di Energia

9.1. Da chi copiare

9.1.1. Lignano Sabbiadoro (UD)

9.1.2. Brembate di Sopra (BG)

9.1.3. Rovello Porro (CO)

9.1.4. Falconara Marittima (AN)

9.1.5. Monopoli (BA)

9.1.6. Regione Emilia-Romagna, Dgr 1366/2011

9.2. 3.1 Nel caso di edifici di nuova costruzione, di edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti o di ampliamenti l’impianto termico e/o l’impianto tecnologico idrico-sanitario deve essere progettato e realizzato in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e delle seguenti percentuali dei consumi di energia termica:

9.2.1. a) per gli interventi per i quali la richiesta di titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 e fino al 31 dicembre 2014: del 35% della somma dei consumi complessivamente previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento

9.2.2. b) per gli interventi per i quali la richiesta di titolo edilizio è presentata a partire dal 1° gennaio 2015: del 50% della somma dei consumi complessivamente previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento

9.2.3. I limiti di cui alle precedenti lett. a) e lett. b) sono:

9.2.3.1. ridotti del 50% per gli edifici situati nei centri storici

9.2.3.2. incrementati del 10% per gli edifici pubblici

9.3. Nel caso di edifici di nuova costruzione o di edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, è fatto obbligo in sede progettuale di prevedere l’utilizzo delle fonti rinnovabili a copertura di quota parte dei consumi di energia elettrica dell’edificio. A tal fine, è obbligatoria l’installazione sopra o all’interno dell’edificio o nelle relative pertinenze di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili asserviti agli utilizzi elettrici dell'edificio, con caratteristiche tali da garantire il contemporaneo rispetto delle condizioni seguenti:

9.3.1. a) potenza elettrica P installata non inferiore a 1 kW per unità abitativa e 0,5 kW per ogni 100 m2 di superficie utile energetica di edifici ad uso non residenziale

9.3.2. b) potenza elettrica P installata non inferiore a:

9.3.2.1. P = Sq /65, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2014

9.3.2.2. P = Sq /50, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2015, dove Sq è la superficie coperta dell’edificio misurata in m2

9.3.3. In caso di utilizzo di pannelli solari fotovoltaici disposti sui tetti degli edifici, i predetti componenti devono essere aderenti o integrati nei tetti medesimi, con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda.

9.3.4. I limiti di cui alle precedenti lett. a) e lett. b) sono:

9.3.4.1. ridotti del 50% per gli edifici situati nei centri storici

9.3.4.2. incrementati del 10% per gli edifici pubblici

9.4. Per Approfondire

9.4.1. Guida alle professioni nelle energie rinnovabili

9.4.2. Investire in energie rinnovabili. La convenienza finanziaria per le imprese

9.4.3. Energie Rinnovabili: Presente e Futuro nello Sviluppo Sostenibile

9.4.4. Energie Rinnovabili: Su Quali Puntare per una Crescita Sostenibile?

10. Utilizzo di Tecnologie per l'Efficienza Energetica e Contabilizzazione Individuale del Calore

10.1. Da chi copiare

10.1.1. Comune di Novi di Modena (MO), Allegato Energetico del 29/10/2009

10.1.2. Comune di Divignano (NO), Allegato Energetico del 12/9/2011

10.1.3. Comune di Guidonia Montecelio (RM), Regolamento Edilizio del Luglio 2010

10.1.4. Comune di Castel Maggiore (BO), Regolamento Urbanistico Edilizio del 27/1/2010

10.2. 4.1 Negli edifici residenziali e per quelli adibiti ad uffici con numero di unità immobiliari superiori a 4 di nuova costruzione o in caso di sostituzione dell’impianto di riscaldamento è obbligatoria, l’installazione di impianti centralizzati e sistemi per la contabilizzazione individuale del calore utilizzato per il riscaldamento, così da garantire una ripartizione corretta dei consumi energetici effettuati da ogni singola abitazione

10.3. E’ obbligatorio anche l’utilizzo di pompe di calore nel caso in cui non sia presente un sistema di altro tipo per il riscaldamento dell’acqua per usi sanitari quali pannelli solari termici

10.4. E’ obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e per quelli soggetti a ristrutturazione edilizia l’ allacciamento alla rete di teleriscaldamento se presente entro 1.000 metri di distanza

10.4.1. In alternativa ai generatori di calore tradizionali è consigliata l'installazione di impianti finalizzati allo sfruttamento dell'energia geotermica del suolo che prevedano l'utilizzo di sonde geotermiche abbinate a pompe di calore

10.5. Per gli edifici di nuova costruzione e per quelli oggetto di riqualificazione impiantistica globale, è fortemente raccomandato l'uso di valvole termostatiche con sensore di temperatura separato dalla valvola, posta ad una distanza tale da non risentire da disturbi dovuti a effetti radiativi diretti. Tale misura ha lo scopo di garantire:

10.5.1. un controllo della temperatura in ogni locale e quindi un elevato livello di comfort

10.5.2. la riduzione degli sprechi connessi a condizioni disuniformi nell'edificio ed il pieno utilizzo degli apporti solari invernali gratuiti attraverso le vetrate

10.6. Il controllo della purezza dell'aria e dell' umidità relativa deve essere garantito da un sistema di ventilazione meccanica dimensionata per un valore di ricambi d'aria strettamente necessario secondo le indicazione della normativa italiana e del Regolamento di Igiene, possibilmente adottando strategie di ventilazione controllata in base alla domanda.

10.6.1. Allo scopo di ridurre il consumo energetico del sistema di distribuzione dell'aria occorre utilizzare:

10.6.1.1. condotti e diffusori che garantiscano perdite di carico ridotte

10.6.1.2. ventilatori con motori ad alta efficienza e controllo della velocità

10.6.2. E’fortemente raccomandato che i circuiti di mandata e di ripresa dell'aria siano fra loro interfacciati mediante un recuperatore di calore stagno per consentire un recupero energetico di almeno il 50%.

10.7. E’ prescritta l'installazione di dispositivi per la regolazione automatica della temperatura ambiente (valvole termostatiche, termostati collegati a sistemi locali o centrali di attuazione, ecc.) nei singoli locali o nelle singole zone aventi caratteristiche di uso ed esposizione uniformi al fine di non determinare sovrariscaldamento per effetto degli apporti solari e degli apporti gratuiti interni

10.8. Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di ristrutturazione che riguardino singole abitazioni nei quali è prevista la completa sostituzione dell’impianto di riscaldamento, è favorita l’installazione di caldaie a condensazione nel caso in cui il vettore energetico utilizzato è il gas o sistemi di efficienza uguale o maggiore

10.9. Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di ristrutturazione che riguardano complessi edilizi pubblici e privati nei quali è prevista la sostituzione dell’impianto di riscaldamento, è favorita l’installazione di impianti di micro-cogenerazione alimentati a gas, anche abbinati con macchine frigorifero ad assorbimento (trigenerazione).

10.10. Nei nuovi interventi edilizi e negli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione è favorito l’utilizzo di pannelli radianti integrati nei pavimenti o nelle solette dei locali di climatizzazione

10.11. Per Approfondire

10.11.1. Impianti di Riscaldamento Autonomi: Controllo Remoto della Caldaia e Regolazione Modulante

10.11.2. Impianti di Riscaldamento: Regolazione e Manutenzione degli Impianti Termici Autonomi per Risparmiare Energia

10.11.3. Inquinamento Aria e Ambiente: Strategie di Ventilazione negli Edifici

10.11.4. La Pompa di Calore: Risparmio Energetico sui Condizionatori per la Climatizzazione Estiva

10.11.5. Riscaldamento a Pavimento: Risparmio Energetico e Benessere Termico in Casa

10.11.6. Riscaldamento Infrarossi e Risparmio Energetico: ma il Benessere Termico?

11. Orientamento e Schermatura degli Edifici

11.1. Da chi copiare

11.1.1. Comune di Bergamo, modifica al Regolamento Edilizio del 15/12/2008

11.2. 5.1 In assenza di documentati impedimenti di natura tecnica e funzionale o di specifiche e motivate scelte di natura urbanistica o di valorizzazione storico-artistica, gli edifici di nuova costruzione devono rispettare le seguenti disposizioni:

11.2.1. a) l’asse longitudinale principale deve essere posizionato lungo la direttrice est-ovest, con una tolleranza di 45°

11.2.2. b) gli ambienti nei quali si svolge la maggior parte della vita abitativa devono essere disposti a sud-est, sud e sud-ovest

11.2.3. c) gli ambienti che hanno meno bisogno di riscaldamento e di illuminazione (autorimesse, ripostigli, lavanderie, corridoi o altro) devono essere, preferibilmente, disposti lungo il lato nord e servire da cuscinetto fra il fronte più freddo e gli spazi più utilizzati

11.2.4. d) le distanze tra gli edifici all’interno dello stesso lotto devono essere tali da garantire sulle facciate, nelle peggiori condizioni stagionali (21 dicembre), il minimo ombreggiamento possibile

11.2.4.1. Al fine di favorire l’apporto energetico del sole nel periodo invernale, ciascuno degli elementi trasparenti che chiude gli spazi principali dell’organismo edilizio deve avere assicurato alle ore 10,12,14 del 21 dicembre un’area soleggiata non inferiore all’80% della superficie trasparente dell’elemento stesso.

11.2.4.2. In particolari condizioni del sito, quali la preesistenza di manufatti ombreggianti l’organismo edilizio, il requisito indicato è convenzionalmente raggiunto con il soleggiamento dell’80% di ciascuna delle finestre dei piani non in ombra nelle ore in cui viene verificato il requisito

11.2.5. e) le superfici vetrate devono essere collocate da sud-est a sudovest, e debbono essere provviste di schermature esterne o altri sistemi che permettano di rispettare il requisito del minimo soleggiamento estivo

11.2.5.1. Al fine di limitare un apporto eccessivo del calore solare in estate, durante il periodo estivo l’ombreggiamento di ciascuno degli elementi trasparenti delle chiusure esterne degli spazi dell’organismo edilizio destinati ad attività principali deve essere uguale o superiore all’80%. Tale livello deve essere verificato, sempre con buon esito, alle ore 11,13,15,17 del 21 giugno (ora solare).

11.3. L’orientamento dell’edificio e delle sue superfici deve in ogni caso garantire la migliore esposizione possibile in funzione dell’apporto di energia solare e del miglior rispetto dell’obiettivo indicato al primo comma del presente articolo

11.4. Sistemi Solari Passivi e Sostenibilità: Come si Progetta una Casa Solare

11.5. Per Approfondire

11.5.1. Risparmio Energetico in Casa: Ecco 5 Consigli per una Progettazione Energeticamente Efficiente

11.5.2. Calcolo Schermature Solari: Esempio Ombreggiamento di un Aggetto Orizzontale

11.5.3. Progettare Schermature Solari: Come Funzionano e Come si Dimensionano

11.5.4. Risparmio Energetico e Benessere Termico Estivo negli Edifici: 10 Passi per Raggiungerli in modo Sostenibile

11.5.5. Risparmio Energetico in Fase Estiva: Schermature Solari Vegetali per la Tua Casa